LA NAZIONE E IL TIRRENO LUGLIO 2008

GLI OTTANTADUE ANNI DI BASSI


Il primo luglio Giovanni Battista Bassi compie 82 anni. Cercando di rappresentare il sentimento di molti cittadini e della totalità dei colleghi, desidero inviare i più cari auguri di buon compleanno all'Architetto, personaggio tra i più rappresentativi della vita culturale della nostra città.
Frank L. Wright, figura che più di ogni altro Bassi ha ammirato, affermava: “ogni architetto deve essere un profeta. Se non sa guardare avanti almeno dieci anni, non chiamatelo architetto”. In una stagione dove il fare architettura è appiattito sui programmi di corto respiro, dettati da logiche di opportunismo politico ed economico, solo in pochi possono avere le carte in regola rispetto al carico di responsabilità contenuta nella frase sopra richiamata e senza dubbio il nome di Bassi è tra questi. Ha saputo guardare oltre il suo tempo sia quando dirigeva l'Istituto d'Arte, plasmando sui giovani prima una dimensione civica e poi quella dell'apprendimento, sia con le sue opere che a distanza di decenni sono ancora comunicative e in grado di connotare i contesti. Per questo la sua città, che tanto ancora ama, non sempre lo ha ha compreso ed ha faticato a seguirlo nella sua dimensione progettuale. Ogni volta che passo davanti alla casa Balli, sul viale Matteotti, provo un senso di sana invidia: un'architettura senza tempo che avrei voluto progettare, senza togliere e aggiungere altro. Una lezione che ogni volta si rinnova a ricordarci che la città cresce non con la quantità ma con il senso di appropriatezza di ogni suo intervento a prescindere dalla sua dimensione.
Con un senso di profonda gratitudine, caro Giovanni, ancora tanti auguri.

Alessandro Suppressa